Potenziale bioaccumulo del mercurio in specie agrarie

Il progetto prevede lo studio dell’accumulo di mercurio (Hg) in specie agrarie e in prodotti ortofrutticoli destinati al consumo umano o animale. L'area di studio si riferisce a suoli limitrofi al fiume Isonzo, che presentano valori superiori ai limiti di legge (DM 46/2019).

Si deve tener presente che l'area di studio ha naturalmente valori più alti di Hg, dovuti al trasporto di sedimenti da parte del fiume Isonzo ricchi in Hg, proveniente da scarti della ex miniera di Idria in Slovenia. Durante le passate esondazioni, il Hg è stato depositato nell'area circostante al letto del fiume e, data la scarsa mobilità, ancora oggi si rilevano concentrazioni maggiori rispetto al livello di background regionale. 

Per tutti gli elementi, incluso il Hg, la concentrazione non è indice di pericolosità. Infatti, il Hg in regione è spesso nella forma di cinabro, poco mobile e poco assimilabile da piante e organismi. Ciononostante, mancano degli studi specifici rivolti ad accertare la scarsa mobilità e l'assenza di rischio. L’attività del nostro gruppo mira quindi a verificare la mobilità del Hg, e i suoi effetti sulla biomassa microbica del suolo così come sulle piante. Inoltre, la nostra sperimentazione si è anche rivolta all'uso combinato di concimi e ammendanti, per verificare un eventuale effetto positivo di riduzione del bioaccumulo.

Un ulteriore obiettivo di questo lavoro sperimentale è la valutazione dell’influenza della salinità sulla mobilità del Hg e conseguente biodisponibilità, in suoli tal quali o con l'aggiunta di diversi ammendanti. La sperimentazione prevede delle prove di laboratorio, per passare poi a riproduzioni in mesocosmi (simulando la condizione in campo aperto) e a prove in loco, in collaborazione con aziende agricole locali (in provincia di Gorizia).